IL BALLO DEL VOLERE

Martin Pescatore. Immagine dal Web.

-Cosa ti balena nella mente?

-Un altalenare di buoni propositi e false aspettative. Ogni tanto mi succede di mettere un piede dentro al Limbo della fantasia, specialmente quando sono troppo vicina al confine tra realtà e immaginazione. E, quindi, ballo tra ciò che vorrei e ciò che posso avere da questa vita.

-Credo questo sia dovuto al fatto che non hai mai provato a metterti in gioco fino in fondo…

-Che vuol dire “mettersi in gioco” quando quasi non distingui più i sogni dalla realtà? Supponiamo che, passeggiando lungo il fiume, io veda un bellissimo Martin Pescatore: mi piace e, nella mia fervida immaginazione, penso che lo desidero, che mi piacerebbe prendermene cura e portarlo con me. Penso che questa sia un’idea felice. Tornando alla realtà, però, mi chiedo: con quale diritto potrei farlo? Mi rendo conto che non posso averlo, perché quell’amabile creatura non mi appartiene; non so nemmeno

se farebbe al caso mio. Ed ecco che il sogno s’invola via in un batter d’ali; allo stesso modo, perdo tutte le ambizioni. Eppure, credevo di esserci così vicina… Ma la realtà dei fatti è oggettiva e non si basa su visioni fantastiche che deambulano dentro la mia testa.

-Supponiamo che, passeggiando lungo il fiume, tu veda un bellissimo Martin Pescatore e che questo cominci a svolazzarti intorno, saltando di ramo in ramo, cercando in qualche modo di attirare la tua attenzione. A quel punto, tu saresti disposta ad accogliere i suoi segnali e ad aprirti verso nuove prospettive che non avevi considerato, correndo nuovi rischi?

-No, non lo sarei… Perché nessuno sarebbe a conoscenza del motivo che spingerebbe il Martin Pescatore a saltare di ramo in ramo. Non dimentichiamoci del fattore casualità.

-Vedi cara, il fatto è che tu non dovresti considerare l’interesse per qualcuno o qualcosa un fattore che si presta a te, bensì dovresti essere tu a prestare interesse e a preoccuparti di ciò che tu desideri e delle tue passioni. Nessuno saprebbe mai il motivo che spingerebbe il Martin Pescatore a svolazzarti intorno, ma non credi che ciò che realmente conta sia l’interesse che questo riuscirebbe a stimolare in te?

-Supponiamo che io decida di aprirmi ai segnali del bellissimo Martin Pescatore e di nutrire un interesse verso questo, dedicandogli le dovute cure. Chi mi dice che riuscirei a giungere al mio obiettivo? Rimarrei perennemente in bilico sulla sottile linea che divide l’immaginario “io voglio” dal reale “io vorrei”.

-Forse, è proprio qui che ti sbagli. Il concetto che dovresti maturare è che sogni e realtà, su questo mondo, vanno di pari passo. In fin dei conti, se ci pensi bene, l’immaginazione non è altro che la nostra prospettiva di vita volta al futuro, l’idea su cui costruire il personalissimo scopo della nostra esistenza. L’immaginazione è un input che ci sprona alla concretizzazione del sogno e la fantasia è il mezzo con cui ingegnarsi per agire. Pensa che, quando Verne scrisse “20.000 leghe sotto i mari”, probabilmente, quasi nessuno avrebbe mai pensato che, in un futuro prossimo, il sottomarino sarebbe stato inventato veramente: continuava a rimanere un’idea confinata nell’immaginario scenario fantascientifico. Supponiamo, dunque, che tu decida di voler raggiungere l’obiettivo di conquistare la fiducia del bellissimo Martin Pescatore e che lo desideri ardentemente. Sono sicura, qualora così fosse, che metteresti da parte astio, orgoglio, pregiudizi. Sono sicura che reprimeresti, anche se lecito, ogni forma di dubbio, concentrandoti esclusivamente sul da farsi per poterlo raggiungere. Magari cominceresti col porgergli del cibo… Ecco, alimenteresti l’interesse. I tuoi gesti e le tue azioni, se fortemente voluti, non saranno mai vani, ma apprezzati e soddisfacenti in tutte le forme in cui finirebbero per svolgersi. Dunque, impara a seminare i sogni e raccoglierai certezze. Se, invece, non avrai abbastanza voglia e coraggio di uscire dal limbo del procrastinare per affrontare i rischi e le difficoltà della vita, allora si che vedrai, non uno, ma tanti bellissimi Martin Pescatore volare via davanti ai tuoi occhi in un batter d’ali. Si chiamano occasioni.

Ogni tanto la mia Coscienza mi parla.

(Federica Zummo)

11 risposte a "IL BALLO DEL VOLERE"

      1. Ottima decisione! Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie per la risposta! 🙂

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      2. Ho visto il film. Sono rimasta sorpresa e mi è piaciuto moltissimo. Adesso capisco perchè il mio passo te lo ha fatto venire in mente. 🙂 A me ha fatto venire in mente anche una canzone dei Baustelle, “Le Rane”. Ebbene si, ti ringrazio per avermelo fatto conoscere!! 😀

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  1. È bastato giungere al post successivo per cogliere un’altro frammento molto profondo da parte tua. Mi dilungherò meno rispetto ad altri commenti, perchè anche io vorrei cogliere l’occasione di consigliarti un film che si inquadra molto bene nel contesto da te espresso: la leggenda del Re Pescatore(che con il martinha solo somiglianza di nome). Film surreale, iperbolico, ma che in alcuni tratti identifica il concetto piú potente del tuo testo: l’immaginazione come prospettiva di un futuro sperato.Dove l’uomo, la persona nella fattispecie, cerca anche qualcosa di inspiegabile per l’altro, ma deve saper cogliere anche certi segnali se vuole davvero contemplare la possibilità del volere scevro di paure psichiche, dubbi e tentennamenti emotivi. Non so quanto ci ritroverai di quello che ti ho detto, ma sono convinto che, in un paio di momenti(se avrai tempo e voglia di guardare quel film), potresti cogliere riferimenti al tuo testo.

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