Pieno caos nella mia testa:
di giorno piove, la notte il Sole.
Vorrei un dio. Vorrei un dio che
sappia piangere con me,
contare gli infiniti sulle punte delle dita.
Niente è semplice, ma domani si vedrà.
E tu stanotte stammi vicino, non te ne andare,
dammi la mano e comincio a contare
per quanti secondi tratterrò il fiato,
per quanti battiti avrò il cuore accelerato,
quanto ossigeno non consumerò
affinché tu possa respirare quest’aria,
quest’aria d’amore.
E se ti vien fame? Mangia un bacio.
Dolce o salato, che importanza ha?
Può solo bruciare, ma non fare male.
E se ti vien sete? Bevi parole,
parole d’amore, dissetano il cuore.
Che poi c’è domani, un posto migliore
per luogo comune. Ma tanto si sa
che un altro casino si rivelerà.
Intanto, Pace.
(Federica Zummo )