Dimentichiamoci il mare d’estate
e le flebili onde
e la sabbia fredda di notte.
Dimentichiamoci la montagna
e le strade impervie
e la pozza d’acqua dolce.
Dimentichiamoci il sangue dei gelsi
e i baci onesti
e gli abbracci avvolgenti dei rami.
Dimentichiamoci le scie di stelle
e i lunghi cammini
e le tenere trecce di mani.
Dimentichiamoci casa nostra
e il freddo del mondo
e le stufe di pelli umane.
Dimentichiamoci i torti subiti
e il cuore che batte
e la piena dei languidi occhi.
Dimentichiamoci che siamo stati
e di essere vivi
e di appartenere al medesimo posto.
Dimentichiamoci.
(Federica Zummo)